Dolomiti di Sesto, di Auronzo e del Comelico - paolocolombera.it
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Dolomiti di Sesto, di Auronzo e del Comelico

Dolomiti di Sesto, di Auronzo e del Comelico

Benvenuti tra le Dolomiti di Sesto, Auronzo e Comelico 🙂

Un territorio vasto ed articolato di cui ho cercato di rendere almeno un’idea complessiva.

Le montagne che andremo a visitare sono delimitate da Dobbiaco e S. Candido a nord. Auronzo e la val d’Ansiei formano il confine a sud mentre a oriente questi monti s’affacciano sulla vallate del Comelico e di Sesto. Misurina infine rappresenta il confine occidentale di questo gruppo

Di solito, quando si parla di Dolomiti di Sesto, le prime montagne che vengono in mente sono loro…

Tramonto sulle Tre Cime di Lavaredo

..le Tre Cime di Lavaredo che,  con le loro pareti nord, sono diventate tra le icone più riconoscibili di tutte le Dolomiti.

Controluce sulle Dolomiti di Sesto dal gruppo del Cristallo, al centro le Tre Cime di Lavaredo

Sono il centro d’attrazione per lo sguardo che viene attirato inevitabilmente quando si visitano montagne a loro vicine…

Tre Cime di Lavaredo dai Cadini di Misurina

…le loro forme armoniose sono state immortalate in numerosissime fotografie, gran parte delle quali riprese però sempre dalle stesse angolazioni…

Alba sulle Tre Cime di Lavaredo

…preferendo magari attendere condizioni atmosferiche particolarmente favorevoli…

Controluce al tramonto sulle Tre Cime di Lavaredo

…piuttosto che puntare sulle forme cercando altri angoli di ripresa.

Il primo Sole illumina le cuspidi delle Tre Cime di Lavaredo

Le Tre Cime di Lavaredo sono sicuramente le montagne più eleganti tra tutte le vette…

Controuce al tramonto sulle Tre Cime di Lavaredo

…di questo gruppo Dolomitico che impressiona per l’imponenza delle forme.

Luca Visentini le descrive come “montagne che poggiano su altre montagne”  e da certi luoghi questa caratteristica diventa evidente.

Montagne che poggiano su altre montagne

Fanno parte delle Dolomiti di Sesto le montagne comprese dentro i confini del Trentino Alto Adige

Le Dolomiti di Sesto rientrano completamente nel Trentino Alto Adige e sono quindi delimitate all’incirca dalla linea immaginaria che collega Misurina al passo Monte Croce Comelico
Tramonto sulle Dolomiti di Sesto, da sinistra Croda dei Toni, Paterno e Tre Cime di Lavaredo

..si tratta quindi della porzione più settentrionale del gruppo e molte di queste montagne sono visibili dalla Val Pusteria e dai paesi di Sesto, Dobbiaco e San Candido

Tramonto sulla Rocca dei Baranci e sulle cime di Ganda

L’aspetto che più m’affascina di questi monti è che ognuno rappresenta un mondo a sè, pur facendo parte dello stesso gruppo montuso…

Gruppo dei Tre Scarperi

…e chiamarli sottogruppi mi sembra quasi riduttivo 🙂

Tramonto tra le nuvole nel gruppo dei Tre Scarperi

Ai piedi di queste cime numerosi sono i sentieri e i rifugi però di alcune vette occorre cercarsi la via da soli, in autonomia.

Quando s’incontrano terreni non ancora “omologati” questi hanno un fascino particolare difficile da descrivere a parole, è un contrasto di emozioni che enfatizza, per me, ancor più l’isolamento.

Alba sul gruppo dei Tre Scarperi

Le cime visibili dal paesino di Sesto hanno i nomi delle ore del giorno

Tramonto su Cima Una e su Cima Undici

…infatti esse compongono una grandiosa Meridiana naturale che, con il Sole…

Valon Popera e Pala di Popera (Cima Nove)

…fornisce (in modo approssimativo) l’orario.

Alba su Cima Undici e su Croda Rossa di Sesto (Cima Dieci)

Sono montagne dove si è combattuto nella Prima Guerra Mondiale:

quando si passa una notte quassù è impossibile non pensare alle gelide notti d’inverno in quota vissute dai soldati…

Falce di Luna sopra la Croda dei Toni (Cima Dodici)

Di foto in foto siamo ormai al confine con il Veneto…

Tramonto sulla Croda dei Toni

… ed è una continua successione di nuovi scenari più o meno noti ma comunque sempre imponenti…

Croda dei Toni e Cima d’Auronzo

…una vera gioia per ogni fotografo 🙂

Arcobaleno sulla Croda dei Toni

E’ bello per me tuttavia cercare  i panorami meno scontati…

Pale del Marden

…e questi luoghi ne offorno molti, soprattuto man mano che ci si sposta verso est… 🙂

Cime Pezzios

…ma prima di visitare le Dolomiti di Auronzo e del Comelico diamo un veloce sguardo ai Cadini di Misurina

I Cadini di Misurina, ad est dell’omonimo lago

un insieme di guglie e torri  che s’affacciano sul Lago di Misurina.

Cadini di Misurina e l’omonimo lago

Siamo in Veneto e sicuramente queste montagne…

Luci ed ombre sulle cime dei Cadini di Misurina

…sono le più frequentate tra quelle descritte che ricadono in provincia di Belluno…

Alba sui Cadini di Misurina

…probabilmente per la vicinanza di un centro turistico rinomato come Misurina che permette accessi agevoli data la sua quota (1752m slm)

I Cadini di Misurina al tramonto dal gruppo del Cristallo

Per quanto riguarda la restante parte del gruppo invece, non è così, soprattutto per quanto riguarda il versante rivolto verso Auronzo di Cadore

Gruppo del Popera, a sinistra i paesini del Comelico, a destra, non visibile in foto, Auronzo

dove gli accessi dal fondovalle sono lunghi e faticosi scoraggiando dunque l’eccessiva frequentazione.

Alba sulla Croda dei Toni e sul Monte Popera

Siamo nel gruppo del Popera, che separa la valle del Comelico dalla Val d’Ansiei

Il gruppo del Popera, che s’affaccia su Auronzo e sulla val d’Ansiei da una parte mentre dall’altra domina i paesi del Comelico (Padola

Sono montagne maestose, che mantengono inalterata l’imponenza e l’eleganza dei monti precedentemente trattati…

Croda da Campo

…con il valore aggiunto di essere, rispetto a questi, meno frequentati. 🙂

Cima d’Ambata

Soprattutto nella zona meridionale, affacciata ad Auronzo di Cadore…

Alba sulla Croda di Ligonto

…l’isolamento risulta a volte perfino impressionante (almeno per me :))

Cima Bagni e Cadin del Biso, sullo sfondo la Croda dei Toni

Quassù il pensiero ritorna spesso ai pionieri di fine 800 che hanno salito queste cime…

Tramonto sulla cresta e la torre Darmstaedter (Croda di Ligonto) e la cima d’Ambata in secondo piano

…e soprattutto alle guide che li hanno accompagnati, in grado di muoversi in ambiente senza l’aiuto della tecnologia moderna.

Croda di Ligonto

Ci stiamo avvicinando alla conclusione della rassegna fotografica dedicata a questi luoghi…

Prime luci sulle montagne del gruppo del Popera, verso destra si riconosce la Cima Bagni

…un territorio vasto e ricco di contrasti dove ho privilegiato ritrarre pareti e rocce rispetto a prati e laghi…

Gruppo del Popera versante Comelico, sullo sfondo a destra, il passo della Sentinella e la Croda Rossa di Sesto[/

ma…dopo tanta Croda…

Croda da Campo

credo sia giusto salutarvi con l’immagine di un rilassante laghetto 🙂

Laghetto Ciadin, sullo sfodo cima Bagni

Arrivederci al prossimo articolo dedicato al gruppo del Cristallo e della Croda Rossa d’Ampezzo 🙂

Da sinistra a destra: Cristallo, Croda Rossa d’Ampezzo e Tre Cime di Lavaredo

Paolo Colombera

5 Comments
  • Agostino Venturini
    Posted at 17:28h, 26 Giugno Rispondi

    Ho passato due intere estati, camminando tutti i giorni, con Paolo Beltrame, conosco bene le Dolomiti di Sesto, Auronzo e Comelico, le ho sempre apprezzate per la loro solitudine, per come sono selvagge… Al di là dei luoghi frequentatissimi, ci sono ancora cime, cadini e canali che ti fanno provare la sensazione di essere il primo a passare di lì…
    Vedo delle belle foto dell’alba dalla Cresta Zsigmondy… Ho qualche bel ricordo di quel posto. Ho dormito ai Mascabroni e per fotografare l’alba ci siamo portati sulla cima della cresta, vicino alla scala, con la pila frontale…Un’esperienza meravigliosa, che non scorderò mai… Ciao Paolo, belle come sempre le tue foto, complimenti!

    • David
      Posted at 06:21h, 25 Settembre Rispondi

      Ciao Krilf9Piacere di conoscerti! Viaggiando da un blog all’altro ti ho scopreta…Mi piace molto il tuo bog!!! Da fiera bellunese come sono mi complimento con te delle belle parole e delle foto che hai dedicato alle “mie” Dolomiti.Ti seguirf2.ps. Ti aspetto quando ritornerai da queste parti nel frattempo se vorrai ti invito nel mio blogCiao Elena

  • Wolfstain
    Posted at 17:47h, 24 Settembre Rispondi

    Benvenuta Elena e grazie per qsutea tua gradita visita. Mi fa molto piacere che tu, da bellunese verace, abbia apprezzato il mio semplice ma sentitissimo omaggio alle “tue” montagne che anch’io amo e sento un po’ mie, nonostante sia nata e vissuta sempre in pianura. Chisse0, forse sono stata “montanara” in un’altra vita … ehehHo ammirato i tuoi bellissimi lavori: crei cose strordinarie che sembrano sul punto di muoversi da un momento all’altro. Ti seguirf2 con interesse sul tuo blog, che ho gie0 inserita fra “i blog che seguo”.

    • Daniel
      Posted at 11:39h, 26 Gennaio Rispondi

      Grazie, DIANA.BRUNA, per la tua visita e per il glnitee commento.Anch’io abito vicino al mare, e in spiaggia non ci vado mai. Invece percorro centinaia di Km. per vivere le mie adorate montagne.Non sapevo che le Alpi Apuane avessero la stessa conformazione dolomitica.Ciao! spero di rivederti presto.

  • Piero
    Posted at 10:47h, 07 Giugno Rispondi

    Benché le mie montagne di famiglia siano quelle lombarde e valdostane, sono stato iniziato all’alpinismo proprio nelle Dolomiti Orientali, prima da Beppi Martini, al Rifugio Lunelli, e poi da Alziro Molin a Misurina. Due nomi che sono un tutt’uno con queste montagne.
    Inutile quindi che dica quali sentimenti mi suscitano queste splendide immagini. Invitano anche ad un alpinismo rilassato e rilassante. Quando andiamo a scalare siamo così presi che raramente facciamo foto. La bellezza dell’ambiente la notiamo eccome, incredibilmente anche nelle situazioni meno “comode”. E rimane indelebile, a volte proprio perché associata ad emozioni di altro tipo. Ma alla fine siamo impegnati in altro.
    Così è bello rivedere tutto da un altro punto di vista.

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